Il benessere in cammino: mente e corpo in movimento. Come gestire la fatica!
Partendo dal presupposto che la fatica è un aspetto intrinseco all’escursionismo, scelta in modo autonomo, a volte anche desiderata, e non già imposta né obbligata: durante l’escursione, la riflessione si focalizzerà su come ognuno gestisce la propria fatica e su come salvaguardare l’equilibrio fra sforzo e piacere.
Programma
Si parte direzione sud percorrendo la Valle d’Inferno che salendo gradualmente ci condurrà fino ad intercettare il sentiero 701 a quota 400 m, punto più elevato del percorso. Da qui si scenderà verso Tossignano salendo al Castello da dove si ha una bella visuale sulla Riva di San Biagio, l’affioramento più spettacolare della Vena del Gesso Romagnola. Poi seguendo il sentiero 705, dapprima in discesa si costeggeranno i gessi selenitici per poi salire al passo della Pré con vedute panoramiche sull’Appennino. Successivamente Il paesaggio cambia addentrandosi nei boschi di roverella ed iniziando la discesa che conduce fino a Borgo Tossignano non prima di una sosta ai ruderi di Villa Le Banzole e dopo aver ammirato il panorama sulla forra del Rio Sgarba.
I momenti di cammino si alterneranno a momenti di riflessione di pochi minuti ciascuno durante le soste oltre a potersi riposare e rinfrancare dalla fatica.
Orario di ritrovo: 7.15
Orario di partenza: 7.30
Durata attività: 4 ore e 30 minuti circa
Lunghezza percorso: 12 km
Dislivello: 600 mt
Data e costi dell’esperienza
Quando: Domenica 16 giugno 2024
Costo: € 15
Luogo di ritrovo
Piazza centrale di Tossignano (Piazza Umberto I)
40021 Borgo Tossignano (BO)
Note
- La quota comprende: guida escursionista, psicologa formata in psicologia dell’escursionismo, assicurazione responsabilità civile.
- La quota non comprende: trasporto, pranzo al sacco e quanto non specificato alla voce “la quota comprende”
- Numero minimo di partecipanti: 2 persone
- Termine ultimo di prenotazione: 24 ore prima
- Informazioni utili: Consigliato abbigliamento da trekking, borraccia, merenda/pranzo al sacco ed un bastoncino.
L’esperienza fa parte del progetto “Parco della Vena del Gesso Romagnola patrimonio dell’umanità: una nuova opportunità territoriale di turismo sostenibile” PTPL 2024
