Teatro comunale “Ebe Stignani”

Il teatro, inaugurato nel 1812, fu ricavato dalla trecentesca chiesa di S.Francesco situata al piano superiore dell’omonimo complesso: durante il dominio napoleonico, la chiesa venne chiusa e il progetto di conversione in teatro affidato all’architetto Giuseppe Magistretti.

Tre anni dopo l’inaugurazione, mutato il clima politico, un decreto pontificio ne provocò la chiusura per incompatibilità tra la preesistente struttura religiosa e la nuova destinazione a luogo di spettacoli. Riaprì nel 1831, a condizione che le autorità comunali ne riadattassero la facciata, cancellandone ogni richiamo alla preesistente chiesa: il portico ottocentesco, che costituisce l’entrata al Teatro, risulta così estraneo (quasi “appoggiato”) al resto del fabbricato che ha mantenuto in gran parte linee e proporzioni medievali.

Il teatro è impreziosito dalle decorazioni pittoriche di Felice Giani, straordinario interprete del neoclassicismo, e del suo collaboratore Gaetano Bertolani, ornatista.

La storia di questo luogo chiave per la cultura e la società imolese è lunga più di 200 anni.
Nella programmazione del teatro le opere liriche si alternano a drammi, melodrammi, commedie, giochi di prestigio e danze acrobatiche e feste da ballo.

Abitualmente gli spettacoli vanno in scena tra gennaio e febbraio, durante il carnevale, a maggio in occasione delle rogazioni della Beata Vergine del Piratello e in agosto per la festa del patrono San Cassiano.

Si rappresentano opere di Goldoni, Pellico, Boito, Shakespeare e tra le opere liriche non mancano i capolavori di Rossini, Bellini, Bizet, Mascagni, Verdi e Puccini.

Dal 1931 al 1974 il teatro chiude per motivi di sicurezza.

Il teatro dal 1977 prende il nome dalla famosa cantante lirica Ebe Stignani.

Ospita da allora fino ai primi Duemila ospita tutti i più grandi artisti della prosa nazionale: Vittorio Gassman, Tino Buazzelli, Umberto Orsini, Glauco Mauri, Luca De Filippo, Roberto Sturno, Mariangela Melato, Rossella Falk, Paolo Stoppa, Anna Proclemer, Eros Pagni, Gabriele Lavia, Monica Guerritore, Toni Servillo, Carlo Giuffrè.

Nel 2004 il corpo ottocentesco, la biglietteria, gli uffici, i camerini sono oggetto di restauro e consolidamento, con l’introduzione di un nuovo elemento architettonico in vetro e acciaio. Si tratta di interventi che portano alla bonifica dall’amianto e che ridefiniscono conservativo e di adeguamento funzionale, la stagione di prosa viene temporaneamente dislocata nel Teatro comunale dell’Osservanza.

Nel 2010 il Teatro Stignani è finalmente restituito alla città e continua ogni anno a regalare bellezza ed emozione agli spettatori di ogni età.

Il teatro Stignani è inoltre dotato di una sala minore, denominata Ridotto, con un’agibilità di 99 posti, situata al secondo piano. Anche questa sala è stata ricondotta allo splendore originario ed è attrezzata con un avanzato impianto audio e video digitale HD.

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