La Biblioteca Comunale di Imola trae la sua origine da quella dei minori conventuali di San Francesco di Imola, su iniziativa di Padre Giuseppe Maria Setti.

Durante la presenza francese, la biblioteca religiosa fu confiscata ai frati e destinata al Comune.

In questo periodo confluirono in San Francesco, in seguito alle requisizioni fatte alle soppresse corporazioni religiose, altre biblioteche ecclesiastiche imolesi, tra cui quelle dei Cappuccini, dei Gesuiti, dei Domenicani, dei Carmelitani, del Seminario.

La biblioteca fu aperta al pubblico l’11 gennaio 1799 con una cerimonia pubblica.

Durante l’intermezzo controrivoluzionario austro-russo (giugno 1799 – giugno 1800), la libreria tornò ai frati.

Con il ritorno dell’autorità francese la biblioteca passò nuovamente al Comune.

Fino agli anni venti dell’ottocento il patrimonio della biblioteca era costituito dai fondi provenienti dalle diverse biblioteche religiose.

In età successiva, accanto ad esigui acquisti, pervennero numerosi lasciti di privati.

Tra i primi doni di maggior pregio, quello della collezione degli Scrittori imolesi appartenuta a Giovanni Codronchi Argeli (1843), illustre bibliofilo e gonfaloniere della città. Segnò un importante cambiamento nella fisionomia storica delle raccolte.

Altri fondi religiosi confluirono in seguito alla legge di soppressione degli ordini religiosi del 1866.

Nel 1867, dopo l’Unità d’Italia, la Biblioteca fu dotata di un nuovo regolamento, che sostituì il precedente del 1821.

Nel 1900 venne aperta nei locali di San Francesco la Biblioteca popolare circolante Andrea Ponti, Fondata dalla contessa Maria Pasolini Ponti.

Nel 1957 il Comune assunse la proprietà del patrimonio librario della biblioteca Ponti, che fino al 1993 conservò la sua autonomia amministrativa per poi passare alla Biblioteca comunale.

Nel 1959 venne istituita la Biblioteca giardino per ragazzi di Imola, che fu inaugurata nel 1961 e concluse la sua attività nel 1989.

Il 20 gennaio 1990, apriva Casa Piani, la nuova sezione ragazzi della Biblioteca comunale di Imola, nella sede donata dalla famiglia Piani.

Nel 1954 nasceva la rete provinciale di prestito. Negli anni Settanta aprivano le Sale di lettura a Ponticelli, Sasso Morelli e Sesto imolese .

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