La Rocca di Brisighella orge su uno dei tre pinnacoli gessosi che dominano il borgo.

Il complesso di questa fortezza si compone del cosiddetto “Torrione Veneziano” (sec. XVI) e dell’antico “Torricino”, che risale al 1300, costruito per volere della famiglia Manfredi di Faenza. Oggi riportato a nuovo splendore per continui e qualificati restauri, costituisce un pregevole esempio dell’arte militare del Medioevo.

Dentro la Rocca

Da maggio 2016 ospita al suo interno il Museo dell’Uomo e del Gesso, un percorso museale che attraversa la lunga storia del rapporto dell’uomo con questo territorio e con il minerale che lo caratterizza. La scala di accesso alla Torre Manfrediana della Rocca è una passeggiata nella storia che, partendo dalla frequentazione delle grotte della Vena del Gesso in età Protostorica per motivi funerari e di culto, attraversa l’età Romana -con lo sviluppo dell’attività estrattiva del prezioso lapis specularis, il vetro di pietra- per arrivare al Medioevo e al Rinascimento, con il fenomeno dell’incastellamento che vede le creste gessose protagoniste della costruzione di rocche e castelli.

La sala alta della Torre Manfrediana espone i ritrovamenti archeologici della Vena del Gesso, ovvero i reperti provenienti dalla Grotta dei Banditi per l’epoca pre/protostorica. Per l’età romana poi i materiali della casa romana del Carnè, della cava della Lucerna, prima cava di lapis specularis identificata in Italia. I materiali rinvenuti nel castello di Rontana rappresentano invece l’età medievale. Inoltre un video, proposto nella sala allestita, mostra, tramite una interessante ricostruzione cinematografica, in che cosa consisteva l’estrazione del Lapis Specularis, aiutata dalla fioca luce della lucerna.

La Torre Veneziana è tutta dedicata al Medioevo e al Rinascimento. Attraverso una serie di pannelli didattici dedicati alla storia della Rocca si spiega l’antico utilizzo degli spazi visitati nel percorso espositivo. Il percorso che si snoderà all’interno della torre Veneziana culminerà nell’ambiente superiore, dove le “Pietre parlanti” spiegheranno rocche e castelli del territorio. Infine, in fondo al cortile interno, si può visitare la cannoniera e approfondire la conoscenza della funzione difensiva delle opere fortificate.

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